CHIOGGIA MUSEO GALLEGGIANTE

IL GATTO

IL GATTO

 

Il simbolo della città di Chioggia è un piccolo leone alato sovrastante un capitello bizantino del XII secolo su di una colonna di marmo greco. Ritrovato nel 1763 durante la ristrutturazione della torre dell’orologio di S. Andrea fu posizionata di fronte al panorama lagunare dal podestà Giulio Mussato nel 1786.  La colonna di Vigo è attorniata da miti e leggende, tuttavia l’origine del leone di Chioggia è attualmente sconosciuta.

1 – Dopo la caduta della Serenissima, sotto il dominio dei francesi, nelle città precedentemente conquistate da Venezia vennero scolpiti i leoni marciani in segno di rispetto. Inizialmente esisteva un grande leone marciano – questo spiegherebbe la grandezza del piedistallo – che fu sostituito dai francesi con l’albero della libertà, sotto l’impero austroungarico, invece, fu posto in cima alla colonnina l’attuale “gato de Ciòsa”, anche se non si è riusciti a stabilire il periodo esatto della sua collocazione ed il motivo per il quale esso sia così piccolo.

2 -  Si dice che el gato de Ciòsa sia stato costruito più piccolo in segno di sfregio alla sovranità veneziana.

3 – Una delle leggende più fantasiose narra di un gatto veneziano stanco dei soprusi e delle angherie di alcuni leoni marciani. Il Gatto scappò verso il sud della laguna; arrivato a Chioggia, il felino si appollaiò sulla colonna di Vigo dove i leoni non poterono raggiungerlo a causa della loro mole nemmeno volando.           Durante l’attesa, i quattro leoni si accucciarono sul ponte di Vigo dove con il passare del tempo persero le ali e divennero di pietra.

4 - I veneziani schernivano i chioggiotti a causa della rivalità tra le due rispettive città, uno dei modi più usati era quello di riporre le lische di pesce ai piedi della colonna di Vigo considerato appunto un gatto per le sue dimensioni rispetto a quello veneziano.

5 - Una delle leggende che aleggia sull’opera più rappresentativa della città spiega perché viene chiamato “el gato”. L’opera venne commissionata ad uno scultore molto economico che dopo molteplici modifiche, il leone voluto divenne un minuscolo gatto.