CHIOGGIA MUSEO GALLEGGIANTE

SANDOLO

Con il termine sandolo non ci si riferisce tanto ad un’ imbarcazione specifica, quanto ad un’intera tipologia, una vera e propria grande “famiglia”, le cui caratteristiche dei suoi appartenenti variano in base agli scopi per i quali venivano costruiti.

Non si conosce con esattezza l’etimologia da cui proviene il suo nome, anche se possiamo supporre, con sufficiente certezza, che possa derivare dal termine latino sandalium ossia sandalo; tipo di scarpa semplice e piatta come il fondo di questa semplice ed antica imbarcazione, il cui nome appare nei documenti d’epoca fin dal 1292.

Tra le sue varianti più note figurano il “Sandolo S-ciopon (o da S-ciopon)” nato per la caccia nelle barene lagunari, il “Sandolo da fagia” adatto per la pesca notturna con la lampara, il “Sandolo Buranello” usato per la pesca in genere, la Mascareta, il Puparin, ed il nero “Sandolo da Barcariol” destinato al trasporto di persone (turisti).

Armabile quasi sempre anche con una piccola vela al terzo il sandolo, grazie alla sua duttilità derivata delle sue varianti costruttive, rispondeva a pieno a tutte le necessità dell’ambiente naturale e sociale della laguna veneziana, e per questo era fino a non molti decenni fa, la tipologia d’imbarcazione più diffusa nell’intero bacino lagunare.